Il giorno dopo

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1.
Occhiali da sole Str. mi sveglio in una stanza che non è la mia vorrei uscire ma non so dov’è la porta ieri sera ho esagerato e anche se non mi ricordo so già che sarà una giornata storta l’ennesima da quando te ne sei andata via come un aereo hai lasciato una scia io che a casa ho ancora la tua foto appesa e adesso non sai quanto cazzo mi pesa starmene qui collassato con la gola secca a immaginarmi te che mi riempi un bicchiere d’acqua e io che rido di te e della tua faccia bianca di primo mattino ma rido solo di me che sono ancora ubriaco e sto abbracciando il cuscino Rit. oggi resto con gli occhiali da sole per coprire le occhiaie e per vedere il mondo da un filtro migliore e anche se poi fuori all’improvviso piove tengo gli occhiali da sole resto con gli occhiali da sole Str. anche stanotte ho fatto l’egoista mi son buttato fra le braccia di qualcuna tu sei sempre in cima alla mia lista sei tu la vera causa del mio mal di testa l’ennesimo da quando te ne sei andata via come una bomba ad orologeria hai cancellato quello che ci circondava hai cancellato tutto quanto compresa la cronologia rovisto ancora dentro le mie tasche ma tu non chiami più e intanto io come se nulla fosse Rit. oggi resto con gli occhiali da sole per coprire le occhiaie e per vedere il mondo da un filtro migliore e anche se poi fuori all’improvviso piove tengo gli occhiali da sole resto con gli occhiali da sole Sp. ma ti ricordi le facce sudate le strade sterrate in quell’inverno che sembrava estate ti ricordi le file saltate le pizze scaldate le maglie a terra stropicciate ti ricordi i concerti lontani di quei gruppi strani che nemmeno conoscevi ti ricordi addormentarsi sul divano fare l’amore in quella macchina di terza mano Rit. oggi resto con gli occhiali da sole per coprire le occhiaie e per vedere il mondo da un filtro migliore e anche se poi fuori all’improvviso piove tengo gli occhiali da sole resto con gli occhiali da sole oggi resto con gli occhiali da sole per coprire le occhiaie e per vedere il mondo da un filtro migliore.
2.
Str. hai bisogno di qualcuno che ti dica che va tutto bene hai bisogno di qualcuno che ti dica che va tutto incredibilmente bene tutto passa e a volte lo sai - è solo questione di tempo e anche quando sei a pezzi troverai - un motivo per dare il meglio di te ti diranno che è finita quelli che non hanno mai cominciato ti diranno che non ce la fai loro che non han mai provato ti vorranno come loro, proprio come loro ma anche sei morto dentro, sii sempre la voce fuori dal coro Rit. cammina per le strade con l’entusiasmo di chi non ha mai visto niente e ricorda che sei tu la persona più importante rilassati la sera, mentre abbracci chi vuoi tu spegni la tv e no, non ci pensare più (x2) Str. hai bisogno di qualcuno - che ti dica che va tutto bene di qualcuno che ti porti via - dal rumore delle sirene che assordanti rimbombano - e ti tengono sveglio e con la testa sotto al cuscino - non va certo meglio ti diranno che non sei adatto - sei solo un perdente ma in questa vita alla fine lo sai - che non si vince niente ti vorranno come loro proprio come loro ma anche quando nessuno ti sente sii sempre una voce fuori dal coro! Rit. cammina per le strade con l’entusiasmo di chi non ha mai visto niente e ricorda che sei tu la persona più importante rilassati la sera, mentre abbracci chi vuoi tu spegni la tv e no, non ci pensare più _(x2) non ci pensare, no! non ci pensare più _(special)
3.
Str. sono giorni in cui mi autodistruggo con le mie mani non so mai da dove cominciare per mettere a posto questo posto quindi riparto da me con tutte le difficoltà e vado in cerca di sapore in una terra insipida mi basterebbe anche solo l’odore o l’impressione che c’è sempre un po’ di colore anche nell’oscurità ho perso tempo e ho poco tempo a costo di ardere più lento senza vento giuro che non mi spengo oh Rit. ho perso tempo e ho poco tempo a costo di andare più lento contro vento giuro che non mi fermo ho perso tempo e ho poco tempo Str. sono giorni in cui ho visto il fondo ma senza toccarlo mai giuro che ho rischiato rischiato di lasciarmi andare precipitare lunghi giorni in cui mi piango addosso e non so da dove uscire giuro che ho bussato bussato ma nessuno mi ha fatto entrare quindi riparto da me con tutte le difficoltà e come un radar cerco lontano qualcosa che mi attaccherà rivoglio indietro quell’emozione quel bagliore che mi illuminava forte fino a qualche anno fa Rit. ho perso tempo e ho poco tempo a costo di andare più lento contro vento giuro che non mi fermo Sp. è come nascere per la seconda volta uno schiaffo dritto in faccia la visione un po’ distorta è come rovistare tra castelli di carte e ripetersi ancora giuro questa è l’ultima volta Rit. ho perso tempo e ho poco tempo a costo di andare più lento contro vento giuro che non mi fermo ho perso tempo
4.
Str. ricordi parlavamo di partire di sparire lasciare un biglietto sul tavolo dai-mai cosa vuoi che sia andiamo via se poi ti penti è solo colpa mia facciamo come nei film americani che poi ci cercano finiamo sui giornali prendiamo due cose lasciamo le luci accese andrà tutto secondo i piani Rit. sarà complice quest’aria di maggio che ti sfiora il viso e ti fa sembrare un po’ più grande che anche se fosse l’ultimo viaggio a noi non ce ne frega niente sarà complice questa finta libertà che ci piace tanto ma non ci soddisfa che anche se fosse l’ultimo viaggio è per noi la cosa giusta Str. facciamo perdere le tracce per un po’ prendiamo un treno il primo che capita dai ma cosa ce ne importa della destinazione almeno noi no non facciamo gli snob prendo atto che l’inverno è finito migliora l’olfatto, aumenta l’appetito tu aspettami un attimo che ho quasi finito sai che ti dona il vestito! Rit. sarà complice quest’aria di maggio che ti sfiora il viso e ti fa sembrare un po’ più grande che anche se fosse l’ultimo viaggio a noi non ce ne frega niente sarà complice questa finta libertà che ci piace tanto ma non ci soddisfa che anche se fosse l’ultimo viaggio è per noi la cosa giusta Sp. siamo come virgole aperte prima di una frase importante di quelle che scrivono sui muri e fanno incazzare gli anziani siamo come virgole aperte forse ancora non dicono niente sospese a mezz’aria in quest’ultimo viaggio chiudiamole solo se manca il coraggio Rit. sarà complice quest’aria di maggio che ti sfiora il viso e ti fa sembrare un po’ più grande che anche se fosse l’ultimo viaggio a noi non ce ne frega niente sarà complice questa finta libertà che ci piace tanto ma non ci soddisfa che anche se fosse l’ultimo viaggio è per noi la cosa giusta
5.
Ventitrè 03:31
Str. io non ti avessi incontrata mai metto da parte ogni fantasia vedo solo ciò che veramente sei ti guardo mentre bevi il tuo drink alla frutta e mentre ti lamenti che c’è troppa vodka non sono il tipo che fa troppi complimenti ma i tuoi occhi mi accecano come gli abbaglianti guardami e dimmi se ora ti accompagnassi a casa quando chiudi la porta dietro di te Rit. c’è ancora posto per me _(x3) Str. di cento cose che io vorrei fare ne inizio una e la faccio male vorrei fare scorta di belle parole e prendere in mano la situazione ma quando ridi mi fai precipitare se mi sorridi non riesco più a parlare se vuoi ordiniamo qualcos’altro da bere posso solo migliorare con un altro bicchiere tu guardami e dimmi se ora ti accompagnassi a casa quando chiudi la porta dietro di te c’è ancora posto per me quanto può passare in fretta un weekend quando la macchina è in garage e le strade sono vuote Rit. c’è ancora posto per me_(x2) Sp. io ti porterei ovunque prima che in un letto tu mi fai perdere la memoria come un salto di gioia col soffitto basso la terra promessa dopo un mare di noia io ti porterei ovunque prima che in un letto tu mi fai perdere la memoria un salto di gioia col soffitto basso la terra promessa dopo un mare di noia tu guardami e dimmi se ora ti accompagnassi a casa quando chiudi la porta dietro di te Rit. c’è ancora posto per me _(x3) quanto può passare in fretta un weekend quando la macchina è in garage e le strade sono vuote c’è ancora posto per me _(x3)
6.
Luci spente 03:30
Str. ho ancora il sole addosso ma fuori è già settembre piove forse non esco resto in casa a luci spente non voglio vedere gente non ho voglia di fare niente ho ancora il sole negli occhi ma fuori è settembre oggi resto fermo mi sento che non valgo niente e distratto osservo l’ennesimo tramonto distante non è poi così male questa calma apparente un altro anno se ne va ed io non ci ho capito niente mentre i miei nipoti crescono e un mio amico va a vivere in un’altra città io continuo ad inciampare sulle scale della vita e a sognare un ascensore che mi risparmi la fatica Rit. mi hai fatto del male mi hai lasciato a terra mi hai messo alla prova mi hai fatto la guerra mi hai sentito gridare fino a perdere la voce mi hai visto tornare indietro e correre veloce oh oh _(x2) Str. ho ancora il sole addosso ma fuori è già settembre non mi ha cercato nessuno quindi resto in mutande così preparo il terzo caffè e riguardo breaking bad vedo le macchine passare qui è tutto così banale oggi resto fermo da solo a pensare immagini ormai sbiadite di un’estate singolare che mi ha fatto cambiare canale io che credevo di impazzire un altro anno è già passato e adesso provo a dormire mentre i miei nipoti crescono e un mio amico va a vivere in un’altra città io continuo ad inciampare sulle scale della vita e a sognare un ascensore che mi risparmi la fatica Rit. mi hai fatto del male mi hai lasciato a terra mi hai messo alla prova mi hai fatto la guerra mi hai sentito gridare fino a perdere la voce mi hai visto tornare indietro e correre veloce oh oh _(x2) ho ancora il sole addosso ma fuori è già settembre piove forse non esco resto in casa a luci spente
7.
Macerie 03:08
Str. ultimamente penso solo a me stesso e non ho grandi aspettative dalla vita che mi scivola addosso e sto diventando vecchio vorrei capire cosa spinge un uomo a fare un figlio, e a lavorare otto ore per la felicità innamorarsi di una donna metter su famiglia e rispettare ogni regola ma qui a nessuno importa mai se stiamo bene , e le canzoni parlano tutte d’amore ma qui nessuno chiede mai se stiamo bene le canzoni parlano solo d’amore Rit. ah - uh - ah ah ah e ah - ah e ah e ah (x4) Str. dimmi quante volte sei rimasto sveglio e quante volte poi ti sei sentito meglio a disfare fare poi ricostruire su macerie che lasciano spesso un segno profondo ed io che penso solo a me stesso faccio finta di niente ma quello che voglio è trovare il compromesso giusto il desiderio violento di starsene in due in un letto e ritornarci soltanto se ce ne davvero bisogno per poi tornarci soltanto se ce ne davvero bisogno Rit. ah - uh - ah ah ah e ah - ah e ah e ah (x4) Sp. ma qui a nessuno importa mai se stiamo bene le canzoni parlano tutte d’amore ma qui nessuno chiede mai se stiamo bene le canzoni parlano solo d’amore.
8.
Opinione 03:46
Str. odio aspettare odio fumare odio l’odore sui vestiti oppure leggere il giornale la costituzione la prostituzione sulle strade pure amo ballare soltanto se nessuno vede amo la amore con più persone senza morale ma con più volume amo le sere amo l estate ma solo quando è inverno ma solo quando è inverno Rit. non ho morale non ho ragione ho un opinione non è religione né voglio e devo considerare ho un opinione non è religione Str. amo parlare senza capire non so ascoltare non so che dire ho tanto tempo da utilizzare ma troppo poco in una vita intera non so che farne di una vita intera Rit. non ho morale non ho ragione ho un opinione non è religione né voglio e devo considerare ho un opinione non è religione

about

‘Il Giorno Dopo’ è una via di fuga, un mistero, un’opportunità, ma anche un trauma.
Per la band pesarese è soprattutto un Giorno Dopo artistico, a due anni dall’ultimo
lavoro discografico.
I Flat Bit, attraverso suoni avvolgenti e ricercati a metà strada tra passato e presente e testi
che immortalano istantanee di provincia, mettono a nudo spaccati di vita quotidiana
e si interrogano sul peso dei valori convenzionali che ogni giorno rendono sempre più difficile
trovare il proprio posto e la propria dimensione. Una quotidianità troppo spesso insipida e
maledettamente normale dalla quale si pensa di fuggire ma senza volerlo mai sul serio,
rimandando i buoni propositi e gli ardori al Giorno Dopo, che si rivela essere una sfida con
se stessi e con gli altri.
“Il Giorno Dopo“ è un disco caratterizzato da contaminazioni di vari generi e traccia in otto
canzoni una linea temporale immaginaria sulla giornata tipo di chi, per ripartire da se stesso,
ha bisogno di qualcuno che gli dica che andrà tutto bene.

credits

released April 12, 2019

Prodotto da Flat Bit

Produzione artistica: Flat Bit, Livio Boccioni e Alessandro” il Poto” Esposti

Testi di Stefano Vergari

Nei brani “Ventitrè” e “Occhiali da sole” testi di Stefano Vergari e Emanuele Vincenzi

Nel brano “Opinione” testo di Nicolas Burioni in arte Lo Strego
Registrato e missato da Livio Boccioni presso
il The Convent Studio di S. Angelo In Vado (PU)
Mastering a cura di Alessandro Ciuffetti presso

il Naive Studio di Fano (PU)
Progettazione grafica: Emanuele Vincenzi
Foto e Cover Art: Luca Bartoli

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about

Flat Bit Marche, Italy

The Italian band was formed in 2010 in Carpegna (PU) by five guys from Montefeltro after a past night to drink gin and tonic at a village festival, one of those typical spring festivals in the hills where the smell of grass cut it mixes with that of the scorched piadina. ... more

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